giovedì 30 settembre 2010

Le ho mai raccontato del vento del Nord - Daniel Glattauer

Lei e lui sono giovani, belli, intelligenti, spiritosi, ironici...il loro scambio di mail inizia per errore, prosegue per curiosità, diventa infine indispensabile per entrambi. Si legge con interesse crescente, aspettando con ansia che i due si incontrino per scoprire se l'inevitabile idealizzazione dell'altro verrà confermata dalla realtà o si trasformerà in delusione. Non si può raccontare nulla dell'epilogo di questa storia, altrimenti si rovinerebbe il piacere della lettura; ma per chi come me anche dopo aver chiuso il libro continua a farsi domande, è già pronto il seguito.

Niente come prima - a cura di Marina Giovannelli

19 donne, letterate, insegnanti, giornaliste, raccontano il "proprio" '68 ; vicende personali si intrecciano alla vita pubblica scandita da assemblee, impegno politico, volantinaggio, scioperi. Non per tutte, naturalmente. Alcune a 25 anni sono già laureate, sposate, hanno un figlio e iniziano a lavorare. Oggi sembra incredibile che a poco più di vent'anni le donne fossero già così cariche di compiti e responsabilità. Colpisce anche l'investimento nello studio, nella formazione politica, nel confronto, nella dialettica, testimoniati anche da un linguaggio complesso, in cui si sente forte l'esigenza di definire con esattezza ciò di cui si parla.

domenica 26 settembre 2010

Carambole - Håkan Nesser



...Questi giallisti svedesi...ma quanti sono ?!?
Ho appena finito di leggere tutti i gialli di Mankell che hanno protagonista il Commissario Wallander, non ho ancora intrapreso la lettura della trilogia di Stieg Larsson, e mi imbatto in Hakan Nesser...
Un uomo che ha bevuto troppo, una notte buia, la pioggia battente...
Un ragazzo che ha perso l'ultimo autobus e si avvia solo lungo una strada immersa nel'oscurità...
Le loro vite si incroceranno drammaticamente e sarà solo l'inizio di un'escalation di violenza che porterà un uomo apparentemente 'normale' a diventare un pluriomicida.
Una delle vittime è legata ad un personaggio misterioso e autorevole: il Commissario. Stimato e rispettato per le sue eccezionali qualità investigative (di cui darà prova anche in questo romanzo) ha abbandonato la polizia per occuparsi di una libreria antiquaria. E' sua la frase che più mi ha colpito:
"La vita è una faccenda molto sopravvalutata" disse Van Veeteren "Anche se è meglio non scoprirlo troppo presto."
Il primo omicidio non è stato intenzionale, ma qualcuno ha visto tutto e tenta di ricattare il colpevole. Tre persone moriranno per essere solo casualmente implicate nella vivenda, in un mix di violenza e insensatezza che non può non trasmettere al lettore una profonda inquietudine.