Ho appena finito di leggere tutti i gialli di Mankell che hanno protagonista il Commissario Wallander, non ho ancora intrapreso la lettura della trilogia di Stieg Larsson, e mi imbatto in Hakan Nesser...
Un uomo che ha bevuto troppo, una notte buia, la pioggia battente...
Un ragazzo che ha perso l'ultimo autobus e si avvia solo lungo una strada immersa nel'oscurità...
Le loro vite si incroceranno drammaticamente e sarà solo l'inizio di un'escalation di violenza che porterà un uomo apparentemente 'normale' a diventare un pluriomicida.
Una delle vittime è legata ad un personaggio misterioso e autorevole: il Commissario. Stimato e rispettato per le sue eccezionali qualità investigative (di cui darà prova anche in questo romanzo) ha abbandonato la polizia per occuparsi di una libreria antiquaria. E' sua la frase che più mi ha colpito:
"La vita è una faccenda molto sopravvalutata" disse Van Veeteren "Anche se è meglio non scoprirlo troppo presto."
Il primo omicidio non è stato intenzionale, ma qualcuno ha visto tutto e tenta di ricattare il colpevole. Tre persone moriranno per essere solo casualmente implicate nella vivenda, in un mix di violenza e insensatezza che non può non trasmettere al lettore una profonda inquietudine.
Nessun commento:
Posta un commento