Clelia appartiene a una famiglia napoletana di comunisti: persone che si sono fatte da sole, senza raccomandazioni o scorciatoie. Inizia a lavorare come maschera in un teatro, ne nasce una passione che la porterà all'incarico di direttrice del Teatro Stabile di Napoli. A questo punto però, sarà costretta a qualche compromesso, fino a quando non rassegnerà le sofferte dimissioni.
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