sabato 12 aprile 2014
Chiara di Assisi - Dacia Maraini
Incoraggiata da una misteriosa lettrice siciliana che si chiama Chiara proprio come la Santa di Assisi, l'autrice inizia un'appassionata indagine sul personaggio di Chiara di Assisi, sul convento di San Damiano di cui fu badessa, sul suo rapporto con San Francesco, sul periodo storico che fece da sfondo alla sua vicenda umana e spirituale e sul ruolo della donna nel clero dell'epoca. E' impressionante leggere a quali privazioni, sacrifici, umiliazioni e sofferenze Santa Chiara si sottoponeva volontariamente e addirittura con gioia, ritenendole necessarie al proprio percorso spirituale. La povertà assoluta, il non possedere niente, neanche una gallina con cui garantire un minimo di sussistenza a una comunità di suore di clausura che non potevano uscire per mendicare come facevano i francescani, è per Chiara il principio assoluto a cui non derogare mai, in piena adesione al dettato evangelico. Intorno ai trent'anni la santa si ammala, non può più camminare, e rimane confinata nel suo letto per il resto della sua vita: per l'autrice è una malattia simbolica, il cui significato è quello di obbligare Chiara alla clausura, impedirle di viaggiare anche in paesi lontani come aveva invece fatto San Francesco. Oggi il denaro, l'autoaffermazione, la ricerca del piacere e la rimozione del dolore sono gli obiettivi della maggior parte delle persone che vivono nel benessere: è tanto più scioccante leggere la vita di questa donna che ancora adolescente, sull'esempio di San Francesco, abbandonò la sua ricchissima famiglia per una vita di privazioni e di stenti illuminata però da un profondo, infinito, incondizionato amore.
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