Feliks Zhukovski si definisce un uomo di sinistra, almeno fino a quando la sua vita viene sconvolta da una serie di cambiamenti, che inizialmente lo destabilizzano, ma finiranno per renderlo un uomo più felice e meno solo. Feliks vive a Parigi ma passa gran parte dell'anno in viaggio nei paesi dell'Est europeo per aggiornare la
Guide, una guida turistica dell'Europa Orientale che ha ideato e che gli da di che vivere. Durante una malattia, Feliks viene accudito dalla sua padrona di casa, madame Lefèvre, che lo fa riflettere sulla possibilità di andare in pensione...infatti Feliks ha sessantun anni, e una casa editrice americana si è offerta di acquistare i diritti della
Guide. Nonostante i suoi pregiudizi anti-americani, Feliks conclude vantaggiosamente la vendita e rimane piacevolmente sorpreso dalla competenza e sensibilità dei due americani con cui entra in contatto. Per andare negli Stati Uniti a firmare il contratto chiede il necessario visto e scopre che esiste un dossier su di lui in quanto sospetto comunista. Conosce un funzionario dei servizi segreti che, stranamente, gli rimane simpatico, René. Negli Stati Uniti Feliks ritrova, grazie alle indicazioni di René, suo fratello Woodrow, con cui aveva perso ogni contatto, e sente il desiderio di tornare nel paese natale, in Polonia, a cercare la madre, che li aveva mandati da parenti in Svizzera alla vigilia dell'invasione tedesca. Feliks ritrova anche una donna di cui si era innamorato nella Berlino dell'Est: Kristin. Di fronte alle sofferenze che il comunismo ha inflitto a tante persone innocenti, tra cui sua madre e Kristin, Feliks si trova per la prima volta ad avere dei dubbi sulle proprie convinzioni politiche.
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