mercoledì 31 agosto 2011

Lasciami andare, madre - Helga Schneider

Helga ha sessanta anni e accetta di incontrare nuovamente la madre che l'ha abbandonata per dedicarsi anima e corpo al Reich, ora ricoverata in un istituto di cura. Guardiana nei più tragicamente famosi campi di concentramento, ha assistito agli episodi più vergognosi: gli esperimenti, le camere a gas, i forni, la separazione dei figli dalle madri, le prigioniere costrette alla prostituzione. Helga vuole sapere tutto; sua madre a volte è lucida, a volte sembra confondersi, ma è sempre convinta di quello che ha fatto e del suo odio per gli ebrei. Sembra anche tanto sola; ha assistito senza batter ciglio a drammi intollerabili (anche perché appositamente addestrata) e non si è lasciata coinvolgere, apparentemente, ma forse nel profondo porta il segno della crudeltà insita in quegli 'ordini' a cui ha coscienziosamente obbedito.

Il rogo di Berlino - Helga Schneider

Helga Schneider ha vissuto da bambina l'incubo dei bombardamenti su Berlino durante la seconda guerra mondiale. Obbligata a vivere per lunghi terribili mesi in una cantina priva di luce e di aria, insieme alla matrigna e al fratellino, con altre persone e nell'assenza di tutto: cibo, acqua, gas, medicine. Nonostante la drammaticità dei fatti riportati, la freschezza del racconto sembra proprio quella di una bambina che in mezzo alla distruzione, alla morte e alla rovina, riesce ancora a godere di un raggio di sole. Anche se Helga non si sente amata dalla matrigna che le preferisce il fratello Peter, ha nel saggio e affettuoso nonno una figura di riferimento. L'ombra della madre di Helga, che ha abbandonato i figli per dedicarsi completamente al suo lavoro nelle SS, aleggia nel racconto, non compresa e desiderata, perché anche il padre è assente, al fronte. L'agonia di Berlino si conclude con la sua caduta e l'arrivo dei russi, ma libertà e sicurezza sono ancora lontane, visto che alcuni soldai russi rubano e stuprano. Lentamente la città ritornerà a vivere, anche se sembra incredibile che possa essere risorta da una tale assoluta desolazione.

Lady Oracolo - Margaret Atwood

Joan è fuggita da Toronto e dal marito fingendo di essere annegata e rifugiandosi in un paesino alla periferia di Roma: Terremoto. Qui, nascosta, può svolgere in santa pace la sua attività segreta: scrivere romanzi rosa sotto pseudonimo. In questo esilio però, non può fare a meno di pensare al marito Arthur, intellettuale di sinistra altezzoso e indifferente; alla madre ormai morta (ma che ogni tanto riappare) che mal sopportava una figlia goffa e sovrappeso; alla zia che morendo ha lasciato a Joan una corposa eredità a patto che si mettesse a dieta; a Paul, il primo uomo con cui ha convissuto, europeo misterioso e paranoico; a Chuck, amante-artista sopra le righe...Intanto Joan continua a scrivere il romanzo rosa che ha iniziato in Canada, ma stranamente questa volta invece di immedesimarsi con la giovane Charlotte pura e innocente le viene immediato identificarsi con la moglie Felicia, astuta e perversa.