Dopo aver visto in tv l'intervista in bianco e nero di Paolini a Rigoni Stern mi è venuta voglia di rileggere questo libro che non prendevo in mano dagli anni della scuola.
Durante la ritirata in Russia, dopo un combattimento, Rigoni entra in un'isba dove trova dei soldati russi intenti a mangiare: rimane impietrito, ma una donna gli porge un piatto di minestra, così si siede a tavola e mangiano tutti insieme: "Così è successo questo fatto. Ora non lo trovo affatto strano, a pensarvi, ma naturale di quella naturalezza che una volta dev'esserci stata tra gli uomini. Dopo la prima sorpresa tutti i miei gesti furono naturali, non sentivo nessun timore, né alcun desiderio di difendermi o di offendere. Era una cosa molto semplice. Anche i russi erano come me, lo sentivo. In quell'isba si era creata tra me e i soldati russi, e le donne e i bambini un'armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di molto di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l'uno per l'altro. Una volta tanto le circostanze avevano portato degli uomini a saper restare uomini. Chissà dove saranno ora quei soldati, quelle donne, quei bambini. Io spero che la guerra li abbia risparmiati tutti. Finché saremo vivi ci ricorderemo, tutti quanti eravamo, come ci siamo comportati. I bambini specialmente. Se questo è successo una volta potrà tornare a succedere. Potrà succedere, voglio dire, a innumerevoli altri uomini e diventare un costume, un modo di vivere."
mercoledì 22 gennaio 2014
Il sergente nella neve - Mario Rigoni Stern
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L'innocenza delle volpi - Torey L. Hayden
Dixie ha appena perso un figlio di pochi mesi, Tennesee ha nove anni ed è sfuggito al padre che non gli vuole bene. A farli incontrare è Billy, l'uomo di Dixie, un balordo che rapisce Tennesee per chiedere un riscatto al padre Spencer, famoso attore di Hollywood. Spencer non vuole denunciare la fuga del figlio e in un accesso d'ira parte per una lunga cavalcata all'interno di un fitto bosco, rendendosi infine conto di essersi perso e rimanendo isolato per qualche giorno. Billy non capisce perché nessuno rivolga un appello ai rapitori del ragazzo mentre Dixie e Tennesee, costretti a cavarsela da soli in un accampamento improvvisato in mezzo a una natura selvaggia e splendida, superano l'iniziale reciproca antipatia per diventare amici.
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Tempo innamorato - Gianna Manzini
Clementina è stata abbandonata da Ugo che è andato a vivere con l'amante, una vedova con due figli. Senza rancore nei confronti del marito, Clementina anzi allarga l'affetto che ha per lui alla nuova compagna e ai due bambini, ma viene tenuta a distanza, anche se Ugo non si vergogna di chiederle denaro per sostentare la sua nuova famiglia.
Il linguaggio particolare della Manzini distrae inizialmente dalla drammaticità della storia che precipita inesorabilmente verso un cupo finale.
"M'avvicinai alla vetrata che dà sull'orto. In mezzo a un'aiuola, in un abbraccio malinconico di radicchio ciondolante, un'ortensia disseccata; ma tra il fasciume dei ramoscelli sorgeva uno stelo mondo e rigido come uno stecco, reggendo un gran fiore ritardatario, verde smeraldo. Un piccione inzaccherato e tuttavia cerimonioso strascicava la coda in uno stradello, fra la ghiaia sepolta nel fango; e, dietro una rete di metallo, contro un muro che pare falso da quant'è bianco, la cresta scarlatta d'una gallina ammiccava senza convinzione. Nulla rispondeva infatti al richiamo giocondo di quel colore, che l'ortensia estatica non aveva mai visto un cielo così vicino e sognava, certo, d'essersi aperta in una nuvola. Un gatto faceva la spola fra gli spigoli della porta a vetri, e, strofinandosi gobbo di tenerezza, si raccontava a modo suo la novella dello stento."
Il linguaggio particolare della Manzini distrae inizialmente dalla drammaticità della storia che precipita inesorabilmente verso un cupo finale.
"M'avvicinai alla vetrata che dà sull'orto. In mezzo a un'aiuola, in un abbraccio malinconico di radicchio ciondolante, un'ortensia disseccata; ma tra il fasciume dei ramoscelli sorgeva uno stelo mondo e rigido come uno stecco, reggendo un gran fiore ritardatario, verde smeraldo. Un piccione inzaccherato e tuttavia cerimonioso strascicava la coda in uno stradello, fra la ghiaia sepolta nel fango; e, dietro una rete di metallo, contro un muro che pare falso da quant'è bianco, la cresta scarlatta d'una gallina ammiccava senza convinzione. Nulla rispondeva infatti al richiamo giocondo di quel colore, che l'ortensia estatica non aveva mai visto un cielo così vicino e sognava, certo, d'essersi aperta in una nuvola. Un gatto faceva la spola fra gli spigoli della porta a vetri, e, strofinandosi gobbo di tenerezza, si raccontava a modo suo la novella dello stento."
lunedì 13 gennaio 2014
La verità sul caso Harry Quebert - Joël Dicker
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lunedì 6 gennaio 2014
Il gioco di Ripper - Isabel Allende
Amanda è un'adolescente timida e minuta con una passione divorante per i delitti e i serial killer: trova pane per i suoi denti in una serie di truci omicidi che scuote San Francisco. Intorno a lei, il padre ispettore di polizia e inguaribile dongiovanni, la madre squattrinata guaritrice new age, il nonno che fornisce materiali per l'indagine e gli incredibili amici della madre, tra cui un navy seal con una protesi in titanio che non gli impedisce prestazioni atletiche da guinness dei primati.
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venerdì 3 gennaio 2014
Orologio senza lancette - Carson McCullers
J.T.Malone è il farmacista di una cittadina del sud degli Stati Uniti a cui è stata da poco diagnosticata una leucemia. Una personalità del luogo, il Giudice, cerca di tirargli su il morale screditando il medico curante. Il Giudice ha un nipote per cui stravede, Jester, e un assistente di colore, Sherman Pew, un orfano dagli sconcertanti occhi azzurri. Il padre di Jester, figlio del Giudice, si è ucciso dopo aver cercato inutilmente di difendere in un processo un uomo di colore da un'accusa ingiusta. Il Giudice non si capacita della morte del figlio e spera che Jester, avviato a West Point tramite conoscenze, abbia una carriera luminosa come la propria. Ma Jester è singolarmente affascinato da Sherman Pew, che diventa ogni giorno più arrogante e violento.
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