La Trilogia del ritorno inizia con 'L'amico ritrovato': la storia della splendida amicizia che lega due adolescenti che frequentano la stessa classe al liceo di Stoccarda negli anni Trenta. Hans, ebreo, e Konradin, aristocratico appartenente ad un'antichissima famiglia di simpatie naziste, condividono interessi e passioni, hanno anime sensibili e intelligenze vivaci. Il dilagare della persecuzione contro gli ebrei spinge i genitori di Hans a mandarlo al sicuro in America, ma la separazione dall'amico è già iniziata poiché Konradin, che ammira Hitler, si è gradualmente allontanato. Ma una rivelazione attende Hans, quando, trent'anni dopo, scoprirà cosa è accaduto all'amico che lo aveva deluso così amaramente.
In 'Un'anima non vile' è Konradin a raccontare la propria versione della sua amicizia con Hans, in una lunga lettera scritta in un momento di raccoglimento e disperazione.
Infine in 'Niente resurrezioni, per favore', Simon torna a Stoccarda dopo aver passato tanti anni negli Stati Uniti: non può fare a meno di chiedersi qual è il passato di ogni persona che incontra: è stato un nazista? Si è macchiato le mani con il sangue di un parente o di un amico di Simon? Viene riconosciuto da un vecchio compagno di scuola e a quel punto è inevitabile per lui confrontarsi con un doloroso passato, ma anche con un inquietante presente.
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