Jacomo Robusti, figlio di un tintore, di bassa statura, è un abile pittore che a dispetto delle sue ambizioni, per le sue umili origini verrà sempre chiamato 'Tintoretto'. In una Venezia dove Tiziano è l'artista più acclamato, solo ricorrendo all'astuzia Tintoretto riuscirà a farsi conoscere e apprezzare. Ha una figlia naturale, Marietta, cui è legatissimo e che ha fatto crescere come un maschio per poterla portare ovunque con sé. Marietta è anch'essa pittrice e il padre le fa prendere lezioni di canto perché una bellissima voce. Il rapporto tra padre e figlia è strettissimo, i due sono sempre insieme; per placare i pettegolezzi sul loro rapporto, Tintoretto da in sposa la figlia a un gioielliere tedesco. Questo distacco sarà per Marietta l'inizio di una parabola discendente: diventa malinconica e assente. Il padre, immerso nel lavoro ora che ha finalmente raggiunto la notorietà, non sa quasi più niente di lei, finché scopre che è incinta e sola, trascurata dal marito sempre in viaggio. Padre e figlia si riavvicineranno, rinsaldando un legame che in realtà non si è mai sciolto.
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